Il sito web Guida alla Sardegna abbandonata propone un viaggio nei luoghi abbandonati e spesso dimenticati della Sardegna: paesi fantasma, miniere, stazioni, colonie abbandonate e villaggi deserti, descritti nei particolari anche con delle belle immagini.
Luoghi diversi ma con un tratto comune: l’assenza dell’uomo che dopo averli sfruttati li ha consegnati alla devastazione dei suoi simili e alla natura che li inghiotte lentamente. Ci resta un senso di tristezza e desolazione, siamo bravi a costruire da zero su terreni vergini e sgombri, siamo incapaci di gestire ciò che abbiamo costruito, di riadattarlo a nuove condizioni, di ristrutturare, di fare in modo che la vita continui a scorrere in quei luoghi, di fare in modo di limitare il nostro impatto sulla natura. Abbiamo costruito edifici che non hanno mai funzionato come ‘L’ospedaletto’ di Seneghe, abbiamo abbandonato paesi e villaggi, abbiamo un patrimonio inestimabile di archeologia industriale. Da questi luoghi abbandonati abbiamo tanto da imparare, ci parlano di storia, di industria, di lavoro, di materiali e tecniche costruttive, di scelte politic
he, di splendore e decadenza, del nostro rapporto con il territorio. Un bell’esempio di riscoperta e valorizzazione di uno di questi luoghi lo troviamo a Tratalias (Sulcis) che prova a dare una nuova vita al vecchio borgo abbandonato da quaranta anni costruito intorno alla bella chiesa romanica di S.Maria di Monserrato, un gioiello.
Il progetto di Sardegna Abbandonata oltre a censire e decrivere i luoghi abbandonati della Sardegna, ha anche l’ambizioso obiettivo di realizzare un film e per questo cerca persone che credano nel progetto disposte a finanziarlo con piccole quote. Le immagini di questo post sono tratte dal sito web Guida alla Sardegna abbandonata.